Paolo Marenco-Parliamo di giovani
Mentor di giovani di prospetto

Questa newsletter molto “cool”, come direbbero i miei amici in California, parla di capitali, finanza, mercati. Tutte cose presenti nella nostra vita, da conoscere e capire. Io vi parlo di giovani: il nostro futuro, come genitori, imprenditori o manager di aziende. Un futuro che in quest’ultima era, quella di internet è sempre più in mano a loro. Un mio vecchio amico, Vincenzo Tagliasco scienziato e professore a Ingegneria Genova, oltre 15 anni fa inaugurava l’anno accademico dell’Ateneo dicendo Cari colleghi viviamo in un era in cui i nostri studenti ne sanno più di noi”. In anni molto più recenti il Vice President Marketing di Vmware, il genovese Vittorio Viarengo super mentor di Silicon Valley dice: “Il lunedì mattina appena in ufficio, chiamo i giovani collaboratori, quelli appena arrivati, per farmi raccontare le ultime tendenze, le cose nuovissime della rete che non hanno ancora scalato ai nostri ruoli di comando”. Io vivo coi giovani professionalmente dal 1986, sempre ventenni o giù di lì. Con essi ho promosso startup, creato percorsi professionali internazionali e dopo un decennio circa- cioè quando di anni ne hanno trenta – li ho coinvolti nel diventare mentor dei più giovani. Ho capito che i giovani oggi non possono fare nelle aziende i percorsi che si sono sempre fatti: appredistato, lenti passaggi facendo lavori ripetitivi e poco stimolanti. I giovani devono, come succede in Silicon Valley, essere sul front end, mettere tutta la loro vivacità e stimoli al servizio delle prime linee illuminate delle aziende. Quelle per intenderci fatte di A People, come Viarengo. Sempre lui ci ricorda da anni che: A People hire A people, B people hire C people. Chiaro il significato. Se sei una persona- manager imprenditore- aperta a far crescere l’azienda, la tua squadra e te stesso, cercherai di assumere sempre i migliori,  quelli come te: A people, brillanti, creativi, out of the box (fuori dagli schemi) perché tanti di questi lasciati a briglia sciolta in azienda, togliendoli tu stesso gli ostacoli dal percorso, porteranno la tua azienda a emergere ed essere un passo avanti sempre. Se sei un timoroso, cauto, poco brillante – un B people– assumerai yes men / women – C people- che non facciano ombra alla tua figura, buoni da eseguire ordini senza se e ma. Poche aziende con queste guide emergeranno, oggi. Io ho vissuto casi di ragazzi e ragazze italiane che appena conosciuti a 18- 19 anni ho detto:  Questo farà strada. Oggi guidano unicorni- more than 1 billion value company– in Silicon Valley o sono manager in aziende internazionali…a 30-35 anni… non 50. Il mio messaggio è: il mercato delle risorse umane è il Mondo. I migliori ragazzi italiani non hanno la minima paura a cercare il meglio dove è, se non c’è in Italia. E senza i nostri migliori giovani di questi anni 2000 le nostre aziende, tutte in ogni settore, invecchieranno inevitabilmente. Perdendo quote di mercato e diventando, se va bene, terreno di conquista. E rimarremo un Bel Paese per mangiare e fare vacanze.  Almeno speriamo.

 

 

69 anni, ingegnere, ha diretto in trent’anni 4 Centri per l’Innovazione in Italia. Mentor di centinaia di studenti- italiani e di altri 32 Paesi- partecipanti a 44 Silicon Valley Study Tour dal 2005. Fondatore della www.siliconvalleystudytour.com  

 

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