Sabrina Cohen-La filantropia del domani è già cominciata oggi
Responsabile della Client Strategy and Development di UBS WM Europe

Sostenere cause filantropiche che abbiano un percorso definito, processi chiari e trasparenti e un obiettivo raggiungibile è importante tanto quanto decidere di effettuare una donazione. Ridare alla comunità che ha contribuito al successo di una persona e contribuire alla risoluzione di un problema in maniera efficiente sono due delle spinte chiave e più facilmente riscontrabili tra filantropi e persone di buon cuore in Italia, come pure nel resto del mondo. La pandemia ha di certo modificato la vita di centinaia di milioni di persone nel mondo, ma ha anche solo che accelerato la voglia di contribuire alla risoluzione dei grandi problemi della Terra. Fino al 2019 molti si limitavano a pianificare lasciti, che avrebbero trovato esecuzione solo dopo aver concluso la vita terrena, ora, invece, si pensa più a qualcosa che possa dare le sue evidenze ora, quando siamo ancora in vita. Può sembrare un elemento banale, ma in realtà è cambiato negli ultimi due anni il modo in cui facciamo beneficenza: ascoltiamo maggiormente le idee dei più giovani, iniziamo a donare non solo per le emergenze, ma anche in progetti di più lungo respiro, i cui effetti saranno visibili solo a distanza di anni.

Chiediamo, soprattutto, maggiori informazioni su come vengano investiti i fondi e quanto – in termini percentuali – viene effettivamente investito in un programma e in quanto tempo si arriva, presumibilmente, alla risoluzione del problema, o come si può contribuire alla sua risoluzione.

Sono ancora tante le organizzazioni benefiche e le fondazioni che sostengono costi amministrativi e di gestione spesso esorbitanti, e questo va a discapito della buona riuscita dei programmi stessi.

Fortunatamente, sta crescendo però anche il numero di organizzazioni che, grazie ai grandi benefattori, riesce a coprire la stragrande maggioranza dei costi e favorisce il buon esito dei programmi. La fondazione UBS Optimus, ad esempio, creata da UBS oltre 21 anni fa su richiesta dei suoi clienti, opera e garantisce che il 100% delle donazioni ricevute siano destinate unicamente ai programmi filantropici della fondazione stessa. Ma fortunatamente abbiamo molti altri casi nazionali e internazionali ad ispirarsi allo stesso principio, penso ad esempio ai “Bambini del Danubio” di Trieste o “Con i Bambini” parte della “Fondazione con il Sud” di Roma, che operano seguendo la stessa logica dando chiarezza al fine delle donazioni. E sono solo alcune delle centinaia di organizzazioni che calcolano anche l’impatto sociale delle donazioni.

Il filantropo/a o in maniera più estesa qualunque benefattore/ice, è invogliato a dare, sapendo che il suo denaro verrà completamente destinato al progetto in esecuzione.

Nell’estate del 2014 – ben prima dell’arrivo di Instagram, TikTok, SnapChat e altre piattaforme social – Ice Bucket Challenge è diventato un fenomeno virale e globale. Dalla gente comune fino ai più importanti top managers delle maggiori multinazionali globali hanno deciso di versarsi addosso catini colmi di acqua e ghiaccio per raccogliere fondi per la ricerca e lo studio della SLA. Ai tempi furono raccolti globalmente oltre USD 220 milioni. Bene, a distanza di oltre 8 anni, anche grazie a quei fondi, la ricerca ha fatto passi avanti da gigante e uno dei medicinali messi a punto è stato approvato agli inizi di settembre dalla Food and Drug Administration, in USA. É un esempio pratico di come l’unione non solo faccia la forza, ma che se il denaro è veicolato su una causa e la ricerca di una soluzione, insomma focalizzato, si possano trovare soluzioni ideali per tutti.

 

E’ a capo della Client Strategy and Development di UBS WM Europe dal novembre 2020. E’ entrata in UBS a Zurigo nel 2012 e nel 2018 si è trasferita a NY per seguire lo sviluppo dell’area filantropica. Dalla fine degli anni 90 al 2011 è stata giornalista per testate italiane e internazionali come Bloomberg e Dow Jones/Wall Street Journal lavorando da Londra, New York e Milano, seguendo banche e assicurazioni a livello pan-Europeo.

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