La ricchezza degli Ultra High Net Worth Individuals (UHNWI) si distingue per una diversificazione significativa tra varie classi di attività, con una quota rilevante legata all’arte e ai beni da collezione. Già nel 2022, si stimava che questa ricchezza ammontasse a 2,174 trilioni di dollari, cifra destinata ad aumentare a circa 2,861 trilioni di dollari entro il 2026, grazie all’incremento del numero di UHNWI a livello globale e a una maggiore allocazione verso il settore artistico. La gestione di questa ricchezza richiede strategie di investimento sofisticate, competenze specialistiche e una comprensione approfondita dei mercati globali. Strumenti come trust e fondazioni sono spesso utilizzati per salvaguardare il patrimonio, mentre la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale migliorano la sicurezza e la gestione delle informazioni legate alle collezioni.
Uno dei principali ostacoli alla protezione patrimoniale e al collezionismo riguarda l’autenticità e la provenienza delle opere d’arte, resi complessi dalla mancanza di trasparenza nel mercato. La volatilità dei prezzi e i conflitti di interesse, spesso legati ai consulenti d’arte, aggiungono ulteriori difficoltà. Inoltre, la scarsa trasparenza del mercato può limitare la capacità dei collezionisti di prendere decisioni informate. Altri rischi includono danni fisici alle opere e la necessità di assicurazioni adeguate. Il passaggio generazionale delle collezioni rappresenta un’ulteriore sfida, richiedendo pianificazioni mirate per mantenere il valore delle opere e garantire transizioni fluide.
Nonostante le difficoltà, emergono opportunità significative per i wealth manager, che offrono servizi strutturati legati all’arte, dalla gestione delle collezioni all’art lending. Questi esperti comprendono meglio la passione del cliente e possono integrare il valore artistico nel portafoglio complessivo, gestendolo proattivamente. Strutture come i Freeport, luoghi sicuri per lo stoccaggio dell’arte, offrono vantaggi come la sospensione dell’IVA, semplificando transazioni e operazioni logistiche.
La conservazione è cruciale per preservare l’integrità delle opere d’arte. I collezionisti devono scegliere fornitori affidabili per lo stoccaggio, garantendo condizioni ottimali contro luce, umidità, variazioni di temperatura e urti. Nelle esposizioni domestiche, è essenziale adottare misure di sicurezza, come sistemi di allarme, e collaborare con specialisti per la manutenzione e la protezione delle opere.
Per gestire il rischio, sono necessarie strategie integrate che includano sicurezza, conservazione e assicurazione. Sistemi di sorveglianza, controllo climatico e protocolli di manipolazione corretta sono essenziali per proteggere le opere da incidenti. L’assicurazione fornisce protezione finanziaria contro eventi imprevisti, completando un piano di gestione del rischio che salvaguardi i tesori culturali per le generazioni future. L’utilizzo di tecnologie avanzate, come tag RFID, rilevatori di movimento e sensori di vibrazione, offre ulteriori livelli di sicurezza e monitoraggio.
Il collection management è un elemento chiave per la cura e la conservazione delle opere, mentre la governance stabilisce politiche e procedure per la gestione responsabile delle collezioni. Una buona governance promuove trasparenza, responsabilità e pianificazione strategica, garantendo che il valore storico, culturale e finanziario delle collezioni sia preservato nel tempo. Questo approccio aiuta a creare un legame tra le generazioni, assicurando che la collezione continui a essere valorizzata nonostante i cambiamenti nei gusti e nelle aspirazioni.
Le migliori pratiche per la gestione e la governance di una collezione d’arte includono una documentazione accurata, con condition report dettagliati, e una valutazione corretta delle opere da parte di esperti. La conservazione preventiva è fondamentale per proteggere le opere da danni fisici, attraverso il controllo del clima e una manutenzione regolare. L’assicurazione adeguata è indispensabile per garantire la protezione finanziaria del patrimonio artistico, mentre strategie a lungo termine, come acquisizioni, vendite e pianificazione di mostre, aiutano a mantenere e incrementare il valore della collezione.
La valutazione delle opere è essenziale per determinare il loro valore assicurativo e gestire i rischi associati alla conservazione. Tuttavia, questo processo presenta sfide significative, come la difficoltà di autenticare le opere e la discrepanza tra il valore storico-artistico e quello di mercato. Inoltre, il coefficiente d’artista, che misura la posizione di un artista nel mercato, è influenzato da fattori come partecipazioni a mostre, premi e recensioni.
L’assicurazione delle opere d’arte riveste un ruolo cruciale in un settore esposto a rischi come i cambiamenti climatici e l’aumento dei danni. Sebbene molti assicuratori si affidino a processi manuali e database incompleti, la protezione assicurativa è fondamentale per una gestione patrimoniale informata e per mitigare i rischi interni ed esterni legati al mercato dell’arte. Gli specialisti del settore offrono consulenza su come proteggere al meglio le collezioni, garantendo una gestione responsabile e sostenibile del patrimonio artistico.
Ha conseguito due lauree, una in “Lingue e letterature straniere” presso IULM e una in “Scienze dei Beni Culturali” presso l’Università Statale di Milano. Fin dall’inizio della sua carriera ha lavorato in ambito comunicazione e da circa quattordici anni è Chief Brand & Communications Officer di Deloitte Central Mediterranean. Riporta direttamente al CEO di Deloitte Italia e definisce la strategia di comunicazione aziendale che, grazie a un team composto da circa cinquanta professioniste e professionisti, viene applicata in progettualità complesse e innovative di comunicazione interna ed esterna. Dal 2013 coordina il team Art & Finance di Deloitte in Italia, riportando al Deloitte Private Leader. Grazie alla passione e alle competenze acquisite nel corso degli anni in ambito artistico, ha avuto inoltre l’incarico di Direttrice Operativa di Fondazione Deloitte sin dall’istituzione di quest’ultima nel febbraio 2016 fino al 2023 ed è tuttora coinvolta nei progetti in ambito cultura e beni artistici, una delle tre aree in cui opera la Fondazione.