Davide Viziano-La difficile risalita del mercato immobiliare
Imprenditore nel settore immobiliare

Dopo anni di incertezze e disastri economici sembra proprio che la “sferzata” ricevuta in tutto il mondo con la pandemia abbia sortito effetti insperati di ripresa dell’economia.

La batosta anche psicologica causata dal Covid ha sconvolto regole e programmi di una economia ormai stagnante che si trascinava in un “tran tran” senza mai riuscire a rialzare la testa.

L’occasione del Covid è stata per il nostro Paese provvidenziale per due semplici motivi:

  • si è riscoperta l’essenzialità dei fattori importanti e l’assoluta necessità di porsi criticamente il problema di “cambiare vita”;
  • si è scoperta l’importanza di credibilità, capacità, serietà e non più conflittualità nel mondo della politica.

Questi due fattori   sono stati essenziali per ridare fiducia al Paese e far riprendere, con un ritmo fra i più veloci d’Europa, la nostra disastrata economia; per ora si tratta in maniera preponderante di effetti forse più psicologici che reali, anche se l’avvio è sembrato particolarmente positivo.

L’arrivo di Mario Draghi ed il superamento di una storica tragica conflittualità dei gruppi politici fra di loro, hanno certamente contribuito a migliorare il trend di evoluzione della nostra economia.

Naturalmente è solo l’inizio ed è assolutamente necessario proseguire lungo la strada virtuosa delle riforme alleggerendo il peso “mortale” della burocrazia ed incentivando la capacità del mondo pubblico per fare e soprattutto fare bene.

E’ una strada ancora lunga, abbastanza impervia ed in salita, ma è l’unica via che può permetterci di guardare al futuro con ottimismo.

Nell’ambito delle riforme essenziali per il Paese non va ovviamente dimenticata la riforma della giustizia sia civile che amministrativa, senza le quali non ci sono speranze di crescita e benessere.

Viene ora da domandarsi quali implicazioni abbiano tutti i ragionamenti fin qui fatti sul complesso mondo immobiliare e, più in generale, dell’edilizia, che da sempre svolgono un ruolo di forte accelerazione sulla crescita economica e sullo sviluppo.

In particolare, gli investimenti in infrastrutture e mobilità sostenibile creano un effetto moltiplicatore molto forte sul PIL del Paese. L’edilizia e l’immobiliare sono un “barometro” della economia reale del Paese ed oggi vi sono tutte le prerogative per una decisa tendenza al “bel tempo” del settore. Le recenti agevolazioni fiscali (sisma bonus, ecobonus, bonus facciate, etc.) hanno impresso una ulteriore accelerazione alla crescita del settore con un forte impulso al rinnovo del patrimonio edilizio esistente.

Tutto ciò, accompagnato ad un diverso approccio al modo di abitare causato dalla pandemia, ha provocato due fenomeni concomitanti: innanzitutto un rinnovato interesse all’acquisto di immobili fortemente agevolato dai livelli minimi raggiunti dai prezzi di talune fasce di immobili; in secondo luogo, sia in relazione al lavoro agile da casa, che in relazione alla didattica a distanza operata dalle scuole, sia infine alla ricerca di spazi abitativi sempre più grandi e sempre più salubri, ha avuto come effetto una importante crescita del numero delle compravendite, accompagnato parallelamente da rialzi, ancorchè timidi, dei prezzi di acquisto degli immobili.

Il mercato delle compravendite immobiliari è peraltro divenuto sempre più selettivo, privilegiando gli immobili di qualità, ancor meglio se dotati di giardino o spazi esterni: queste ultime tipologie di immobili sono state le prime ad invertire la decennale tendenza al ribasso dei prezzi, mostrando segni di ripresa del mercato.

Altro settore che ha mostrato una certa effervescenza è quello delle case unifamiliari in zone di campagna, meglio se vicine alle grandi città; si sta infatti riscoprendo un certo amore per la campagna, sia per la qualità dell’aria, che per la qualità dei cibi “naturali” che vi si consumano.

In conclusione le riflessioni post pandemia, il miglioramento del clima generale del Paese con un governo credibile e coeso, lasciano ben sperare per una ripresa del mondo dell’edilizia e dell’immobiliare peraltro con percorsi molto selettivi che privilegeranno sicuramente edifici di qualità, di elevata classe energetica, dotati di servizi efficienti e di spazi di sfogo esterni.

E’ presumibile che il fenomeno possa poi allargarsi a macchia d’olio coinvolgendo nei prossimi anni anche edifici con caratteristiche tipologiche di qualità un po’ inferiore che potranno però essere oggetto di importanti opere di riqualificazione, supportate da agevolazioni fiscali che certamente incentiveranno il mercato.

 

Genovese, dopo un percorso di studi classici, si è laureato in ingegneria civile. Numerose esperienze professionali a Londra e Parigi, nelle attività di engineering. Ha assunto la guida dell’attività imprenditoriale di famiglia nel 2011, attiva a Genova e sul territorio nazionale dal 1949, operando nella consulenza, nella progettazione e nella promozione edilizia. È Presidente della Consulta Permanente per l’Edilizia della Liguria, Presidente del Gruppo Ligure della UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti). Dal 2017 e vicepresidente Vicario della UCID Nazionale. All’attività professionale ha sempre affiancato una forte presenza nel mondo culturale, quale presidente del centro internazionale di cultura La Maona. Per anni è stato Presidente del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, è consigliere della Accademia Ligustica di belle Arti dal 2018. Nel dicembre del 2002 è diventato Presidente della società Genova 2004, che ha curato la realizzazione e l’organizzazione degli eventi per Genova Capitale della Cultura Europea. Dal 2011 è Presidente della Associazione degli Amici di Palazzo della Meridiana, associazione da sempre attenta alla promozione, organizzazione e diffusione della cultura. Dal 2020 è presidente dell’Advisory Board degli Ambasciatori di Genova nel Mondo

 

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